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I 3 pilastri dell’Analisi Tecnica.

Candele giapponesi e Charles Dow, l'ideatore dell'analisi tecnica.

Indice

Prima di avviare lo studio delle metodologie e degli strumenti impiegati nell’analisi tecnica dei mercati finanziari è necessario definire e discutere le premesse di pensiero su cui tale analisi è basata.

Questo per distinguerla dall’altre tipologie di analisi e capire cosa si possa ottenere con il suo utilizzo e come poterlo inserire nella nostra routine di analisi.

Andiamo quindi a definire i fondamenti logici e filosofici su cui si basano le sue potenzialità.

Userò un vocaboli tecnici per abituarti alla corretta terminologia, ma non preoccuparti, perché subito sotto ti metterò la spiegazione dei concetti a parole umane.

L'analisi tecnica e i suoi obbiettivi.

L’analisi tecnica è un tipo di analisi che consiste nello studio dell’andamento passato dei prezzi dei vari asset finanziari al fine di prevedere quelli che saranno i movimenti futuri. Più in particolare:

l’analisi tecnica è lo studio della market action tramite l’uso sistematico dei grafici, allo scopo di prevedere le tendenze future dei prezzi.

Con il termine market action includiamo le tre principali fonti di informazioni disponibili di un analista tecnico: prezzo, volume e open interest.

Questi tre concetti li approfondiremo nelle sezioni successive, ma intanto ti do una rapida spiegazione per capire di che cosa stiamo parlando.

Volume = ammontare totale degli scambi fatti nel mercato scelto, nel periodo di tempo stabilito.
Open interest = numero di contratti derivati non ancora chiusi al momento stabilito. In altre parole è la somma di tutte le posizioni long e short ancora aperte.

L’analisi tecnica è perciò un approccio analitico, basato su principi statistici e su altri assunti che permettono nel loro insieme di individuare i migliori market timing. Ovvero per capire quali sono i momenti migliori per entrare o uscire dal mercato.

I pilastri cardine dell'analisi tecnica.

L’analisi tecnica si basa su tre principi fondamentali:

#1: Il mercato sconta tutto.

Principio #1: Il mercato sconta tutto.

Secondo un’analista tecnico, infatti, all’interno del prezzo di un asset siano già incorporati anche tutti i fattori non meramente finanziari.

Questi fattori di cui parlo sono quelli di tipo fondamentale e possono essere: particolari circostanze geopolitiche, voci più o meno veritiere su acquisti e cessioni di società e persino eventi politici come le elezioni. L’analisi fondamentale, che appunto, è basata sullo studio delle forze economiche che creano domanda e offerta, studiano di fatto la causa dei movimenti nei mercati finanziari.

Tuttavia un analista tecnico, non si interroga sulla natura e sulle motivazioni di questi eventi fondamentali, poiché presume che le variabili siano talmente tante e che di fatto nessuno sappia esattamente definire le implicazioni che possono conseguire.

Ecco perché l’analisi tecnico si concentra sullo studio dei movimenti dei prezzi, non sulle cause, ma sugli effetti.

In virtù di questo ragionamento un’analista tecnico andrà a fare un’analisi unicamente del prezzo, perché darà per scontato che se i prezzi stanno salendo per una qualsiasi ragione, la domanda è superiore all’offerta e quindi di conseguenza i fondamentali saranno sicuramente rialzisti e viceversa.

Un mio piccolo appunto: per riuscire ad individuare le motivazioni fondamentali di determinati momenti di mercato serve un background di conoscenze di tipo micro e macroeconomico, ma anche di conoscenza generale, attualità geopolitica e culturale, che rende a volte, molto difficile l’indagine delle cause reali. Molto spesso, anche i migliori, riescono a trarre conclusioni solo per contrasto, ovvero quando le motivazioni sono evidenti, ed è anche quando è troppo tardi per il mercato (che si dice sconti tutto anche mesi prima).

Sebbene possa sembrare un approccio molto semplicistico, ti consiglio di dargli un’opportunità. Sicuramente un’analisi di tipo tecnico non è assolutamente sufficiente se si vuole comprendere l’andamento dell’economia e far considerazioni di tipo macroeconomico, ma è irreprensibile dal punto di vista statistico nel momento in cui abbiamo intenzione di strutturare una strategia per operare a mercato, sia a lungo che a breve termine.

#2: La storia si ripete.

Principio #2: La storia si ripete.

Questo principio è la base di tutta l’analisi tecnica.

Infatti, poiché l’andamento dei prezzi riflette la psicologia di chi investe, è probabile che quanto accaduto sui mercati tenderà ad accadere nuovamente anche in futuro.

In altre parole: i prezzi sono il risultato della somma della psicologia umana, che indirizza la fiducia nel mercato e quindi ne determina la domanda e l’offerta.

Solitamente non avvengono cambiamenti radicali e repentini nella psicologia, ma solo di tipo minimo e nel lunghissimo periodo, se non a fronte di shock singolari, come ad esempio crisi finanziarie, sono cambiamenti nel breve periodo trascurabili.

Ecco perché è statisticamente molto probabile che pattern di prezzo individuati nel passato si ripetano nel futuro.

Inoltre, piccola osservazione mia, si dice spesso che l’analisi tecnica è una profezia che si auto avvera.

Poiché i grafici sono fruibili a tutti, tutti possono fare analisi tecnica e trovare. Poiché gli strumenti grafici, anche se l’utilizzo e le intuizioni possono essere molto differenti, è comunque molto probabile che più persone facciano le stesse ipotesi, poiché i concetti rimangono sempre gli stessi. Quindi un’analisi prende più valore in proporzione al numero degli operatori che la ipotizzano e aprono operazioni simili.

In altre parole una figura, una zona tecnica, acquista maggiore validità nel momento in cui più persone, fanno la stessa tipologia di analisi e quindi psicologicamente attribuiscono valore alla zona individuata.

Ovviamente questo discorso è valido nel momento in cui andiamo a parlare di breve periodo, perché sicuramente l’economia, i fattori fondamentali di un economia, sono indirizzate piuttosto dalla politica economica scelta da uno stato, dalle banche, da chi detiene tanta liquidità e non dai retail come me o te.

#3: I prezzi si muovono in trend.

Principio #3: I prezzi si muovono in trend.

Questo principio lo approfondiremo con il supporto dei grafici nelle prossime sezioni. Generalmente si intende con trend un movimento al rialzo o al ribasso, duraturo e continuativo per un certo lasso di tempo.

Un esempio:

Intanto però inizio a introdurre due concetti:

  1. Lo scopo di un analista tecnico è quello di riuscire a identificare un trend sin dall’inizio, per poter operare di conseguenza.
  2. Un’osservazione statistica di tipo empirica: è più facile che un trend continui, piuttosto che inverta. Quindi si potrebbe generalmente assumere che un trend sia destinato a proseguire, fino a che non mostri chiari segni di inversione.

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