Etica, dal greco ἔθοϚ «costume, carattere», fa riferimento a tutte le considerazioni sui principi legati alla morale e al comportamento pratico dell’uomo1, includendo l’identificazione dei diritti e dei doveri morali verso sé stessi e gli altri, al fine di ottenere criteri di valutazione per le azioni umane2.
L’avvento dell’Intelligenza Artificiale (IA) ha causato non pochi quesiti sotto molti punti di vista, tra cui anche quello etico, ramificato in diverse questioni, che verranno pian piano sviscerate nel corso di questa serie.
Prima di procedere è utile sottolineare che l’etica ha carattere fortemente territoriale e culturale, per quello che qui concerne prenderemo a riferimento prevalentemente la cultura occidentale euro-statunitense.
I temi attorno all’etica dell’IA si possono riassumere in 8 punti cardine3 che sono alla base delle recenti normative tra cui ritroviamo principalmente la privacy, la responsabilità e la sicurezza, la trasparenza e la lotta alle disuguaglianze, ma anche il controllo umano della tecnologia, insieme alla responsabilità professionale e alla promozione dei valori umani.
In merito alla privacy, ad esempio, un esempio tangibile è il provvedimento del Garante del 31 marzo 2023 contro Chatgpt per la raccolta illecita di dati personali4 con il quale il garante ha disposto con effetto immediato «la limitazione provvisoria del trattamento dei dati degli utenti italiani nei confronti di OpenAI, la società statunitense»5. Con il provvedimento emesso il garante evidenziava la mancanza di una adeguata informativa agli utenti oltre che l’assenza di una base giuridica che giustificasse la massiccia raccolta e conservazione di dati personali.
Altra sfida è la determinazione della responsabilità giuridica in caso di danni causati dall’IA, e, in questo caso l’esempio di cui si abusa è quello del veicolo a guida autonoma. Ma di fondamentale importanza sono anche le questioni legate alla trasparenza nell’utilizzo di questi sistemi che causano inevitabilmente disuguaglianze informative e non ed è per questo che i governi di tutto il mondo si stanno interessando alla materia.
Non è un caso infatti che queste tematiche siano al centro sia della disciplina dell’AI Act che nell’Executive Order statunitense, anche se quest’ultimo risente dell’approccio americano ed è caratterizzato da un approccio molto più liberale e a favore delle grandi imprese.
Dal punto di vista nazionale notiamo come dalla necessità di rispondere nel modo migliore si sia generata la costituzione della Società Italiana per l’Etica dell’Intelligenza Artificiale (SIpEIA) che si definisce come «come associazione culturale che riunisce accademici, studiosi, operatori, aziende e cittadini interessati ai problemi etici sollevati dalla IA»6, di fatto promuove corsi e articoli sul tema.
È in questo contesto che diventa fondamentale l’insegnamento al rapportarsi con gli strumenti. L’AI Literacy7 viene definita come un insieme di competenze che consentono una solida comprensione dell’IA attraverso tre assi prioritari: apprendimento dell’IA, apprendimento di come funziona l’IA e apprendimento per la vita con l’IA e la sua implementazione.
Nell’AI Literacy si inizia, infatti, col capire cosa effettivamente sia l’intelligenza artificiale e come funziona. Questo include introdurre la familiarità con concetti come il machine learning, le reti neurali e gli algoritmi di IA, in quanto la comprensione è essenziale per riconoscere le applicazioni pratiche dell’IA nei vari contesti.
Un’ulteriore componente importante è la capacità di valutare criticamente le soluzioni basate sull’intelligenza artificiale. Questo implica essere consapevoli dei potenziali bias nei dati di addestramento e delle implicazioni etiche associate all’uso dell’IA. Essere alfabetizzati in IA significa di fatto anche saper utilizzare strumenti basati su quest’ultima o collaborare con sistemi intelligenti per migliorare l’efficienza e l’automazione in vari contesti. Poiché la tecnologia dell’IA è in continua evoluzione, l’AI Literacy richiede un’attitudine all’apprendimento continuo e l’aggiornamento delle conoscenze.
Come anticipato, l’obiettivo principale sarà quello di esaminare le molteplici questioni etiche suscitate dall’avvento dell’Intelligenza Artificiale. Attraverso un’analisi approfondita di tali problematiche, siamo più preparati a comprendere l’impatto complessivo dell’IA sulla società e a sviluppare strategie per gestire in modo efficace le sfide etiche che essa presenta.
NOTE
1 C.A. VIANO, voce « Etica», in Enc. Trec., 1993
2Ibidem
3 J.FJELD, N. ACHTEN,H.HILLIGOSS, A.C.NAGY, M. SRIKUMAR, Principled Artificial Intelligence Mapping Consensus in Ethical and Rights-based Approaches to Principles for AI, in The Berkman Klein Center for Internet e Society, 2020
4 Garante della Privacy, Intelligenza artificiale: il Garante blocca ChatGPT. Raccolta illecita di dati personali. Assenza di sistemi per la verifica dell’età dei minori, Doc-Web 9870847, 2023
5Ibidem
7 D.BASHIR, AI Literacy : Understanding Shifts in our Digital Ecosystem , in New Degree Press, 2022