Cure e Emergenze: chi paga il conto?

Accesso alle cure

Tabella dei Contenuti

Pronto Soccorso, CAU e Medico di Medicina Generale

In Italia la possibilità di avere accesso alle cure sanitarie è uno dei diritti fondamentali di ogni cittadino, ma le modalità con cui è possibile accedere ad ogni servizio dipendono da diversi fattori. Se è vero che il sistema sanitario nazionale (SSN) garantisce la possibilità di ricevere assistenza in modo universale e gratuito (o con costi più o meno contenuti), la modalità di accesso alle prestazioni possono variare significativamente.

Fonte: DEF 2024

La spesa pubblica per il sistema sanitario, nel 2024 è andata oltre i 100 miliardi di euro.  

Per far sì che il denaro stanziato venga impiegato nel migliore dei modi, il cittadino deve essere messo a conoscenza che vi sono diversi servizi che erogano assistenza e fare in modo che questo scelga l’opportuna modalità di accesso è una priorità nel momento storico in cui ci troviamo.

In tutto lo Stivale, l’accesso alle cure avviene mediante il pronto soccorso, il CAU (Centri di Assistenza Urgente) o il medico di medicina generale, ma allora quando e come scelgo a chi rivolgermi?

L’Accesso al Pronto Soccorso: Come Funziona?

Il pronto soccorso è il servizio sanitario di emergenza per coloro che presentano una condizione di salute grave e improvvisa. Ogni anno milioni di persone si rivolgono al pronto soccorso per risolvere problemi di salute, pur non essendo, sempre, necessario farlo. 

Ad esso, ci si accede in caso di traumi (un grave incidente stradale o cadute con dinamica maggiore…), malori improvvisi o sintomi di grave entità (dolore toracico, difficoltà respiratorie, febbre alta…). 

L’ingresso in pronto soccorso, tuttavia, non è privo di attese. All’ingresso del pronto soccorso vi è il triage, un sistema che ha lo scopo di valutare la gravità della condizione del paziente per determinarne il livello di priorità. Solitamente un infermiere esperto e formato classifica i pazienti in base alla gravità della situazione, attribuendo un codice che va dal bianco (non urgente) al rosso (massima urgenza). Questo significa che chi arriva con sintomi più gravi verrà trattato prima, mentre chi presenta una condizione meno grave dovrà aspettare più a lungo, a prescindere dall’orario di arrivo.

I dati rilasciati nel 2024 dall’ Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, hanno visto un aumento degli accessi in Pronto Soccorso rispetto all’ anno precedente. Poco più di 18 milioni di pazienti a 12 dei quali è stato assegnato un codice bianco/verde e altri 4 milioni considerati del tutto impropri. Solo ai restanti 2 milioni di pazienti è stata riconosciuta una priorità per emergenza vera e propria.

Perché Si Attende in Pronto Soccorso?

L’attesa in pronto soccorso quasi sempre è inevitabile, in particolar modo in periodi di picco, come durante l’inverno, dove c’è un aumento delle malattie respiratorie. Sebbene in triage si cerchi di ottimizzare i tempi di risposta, il numero di pazienti e la gravità delle condizioni possono influire sull’attesa: una prestazione in pronto soccorso può richiedere da pochi minuti a diverse ore, a seconda del codice colore attribuito.

Molti dei 615 Pronto Soccorso di Italia, sono organizzati mediante percorsi specializzati detti “fast-track” (ad esempio in ortopedia, ginecologia, oculistica, ecc…) , questi ambulatori sono basati sul principio di trattamento rapido presso aree dedicate, dove i pazienti ricevono assistenza  in base alla problematica. Pensati per ridurre l’attesa  sono anche gli ambulatori dedicati allo specifico codice colore assegnato come ambulatorio dei codici bianchi o verdi, nei quali vengono, appunto, visitati i pazienti con urgenza minore. Nella nostra realtà provinciale Modenese, molti non sanno che la scelta  tra il Pronto Soccorso del Policlinico di Modena piuttosto che del Pronto Soccorso dell’Ospedale Civile di Baggiovara dipende dalla presenza o meno di questi “percorsi”; la scelta di uno o l’altro dei due ospedali ricade proprio sulla conoscenza degli ambulatori presenti e questo aiuta, certamente, anche nella riduzione del tempo di attesa. Degli esempi: un paziente al di sotto dei 16 anni è considerato un caso pediatrico, pertanto è giusto che vada al Pronto Soccorso pediatrico presente al Policlinico di Modena. Un paziente con un trauma degli arti inferiori, deve essere centralizzato al Pronto Soccorso dell’ Ospedale Civile di Baggiovara, dove vi è il Fast-track ortopedico; mentre un paziente con un trauma della mano, accede alla Struttura di Chirurgia della Mano tramite il Pronto Soccorso di Modena. Nonostante si cerchi costantemente di ottimizzare ed efficientare i processi, le attese rimangono , anche a causa del sistema intasato da chi non      ha bisogno di cure urgenti e      che potrebbe essere trattato in altre strutture (come vedremo in seguito in questo articolo).

Inoltre, bisogna considerare i costi di ogni prestazione. Il SSN copre gran parte delle spese, ma anche la prestazione al pronto soccorso ha un costo, variabile a seconda della regione e della gravità del caso.

Dal punto di vista della finanza sanitaria, il pronto soccorso rappresenta una delle voci di spesa più alte per il SSN, una visita al pronto soccorso può costare tra i 10 e i 50 euro, a seconda del codice di accesso e della tipologia di trattamento ricevuto. In generale, le strutture ospedaliere e le unità di pronto soccorso sono costose da mantenere e le risorse vengono allocate in base a fattori come il volume di pazienti, il tipo di prestazioni fornite e il personale necessario. La gestione ottimale delle risorse è fondamentale per garantire che i pazienti più gravi ricevano l’assistenza di cui hanno bisogno, senza compromettere la sostenibilità economica del sistema sanitario. 

Di recente, l’Ordine Professionale Infermieri di Genova, ha pubblicato tramite un post sulla pagina Instagram, i prezzi medi per ogni prestazione erogata nel Pronto Soccorso: partendo da semplici esami di laboratorio, esami radiologici, elettrocardiogramma, fino ad analizzare il costo della forza lavorativa di ogni operatore coinvolto nelle cure. 

Quando Accedere al CAU: I Centri di Assistenza Urgente

I Centri di Assistenza Urgente (CAU) sono strutture pensate per gestire i casi di emergenza che non richiedono un trattamento immediato come quelli del pronto soccorso.

Se un paziente ha bisogno di assistenza per problemi di salute urgenti, ma non critici, il CAU è la soluzione più indicata. Qui si può ricevere assistenza per disturbi che necessitano di interventi rapidi ma che non mettono a rischio la vita (piccole ferite, mal di testa persistente, febbre non troppo alta…).

Proprio per come sono stati pensati, nei CAU diffusi sul territorio nazionale l’attesa è più breve e al contempo usufruire della corretta struttura aiuta a prevenire l’affollamento delle strutture di pronto soccorso. Inoltre i CAU rappresentano un’opzione più economica per il SSN rispetto all’accesso al pronto soccorso, poiché generalmente meno costose da gestire. Anche nella provincia di Modena vi sono diversi centri CAU sparsi per il territorio.

Una gestione corretta delle risorse e servizi a disposizione da parte dei cittadini stessi (ad esempio tramite il ricorso ai CAU piuttosto che al PS), può contribuire a ridurre la pressione sulle strutture ospedaliere e migliorare l’efficienza complessiva del sistema sanitario.

Il Ruolo del Medico di Medicina Generale

Infine non bisogna dimenticare il ruolo cruciale del medico di medicina generale. Il medico di base è la prima figura a cui rivolgersi per una consulenza sanitaria.

In caso di malesseri non urgenti e disturbi leggeri, il medico di medicina generale fornisce diagnosi, prescrive farmaci e esami mirati o indirizza il paziente ad altri specialisti. La prassi vorrebbe che solo se il medico di base ritiene che ci sia un’urgenza, allora indirizzerà il paziente al pronto soccorso (o al CAU), evitando così il sovraffollamento delle strutture di emergenza e garantendo che chi ha realmente bisogno di un trattamento urgente riceva l’assistenza tempestiva.

Ricorrere in prima istanza al medico di famiglia per problemi non urgenti è sicuramente la scelta più economica per il SSN. I costi associati a una visita dal medico di medicina generale sono sensibilmente inferiori rispetto alle prestazioni fornite dal pronto soccorso o dai CAU.

L’approccio appropriato ai medici di base per la gestione delle problematiche di salute quotidiane è il primo strumento che abbiamo per contribuire a contenere la spesa sanitaria complessiva e ad alleggerire il carico sulle strutture d’emergenza.

Concludendo

La corretta gestione dell’accesso alle cure sanitarie è fondamentale per ottimizzare le risorse del SSN e garantire una risposta efficace alle emergenze. Sebbene il pronto soccorso sia essenziale per le situazioni gravi, l’accesso ai CAU e al medico di medicina generale permette di alleggerire il carico di lavoro delle strutture di emergenza e allo stesso tempo migliorando la qualità delle cure. È opportuno e giusto mettere a conoscenza il cittadino sulla modalità di accesso alle cure, ma è nostro dovere di cittadini scegliere tra le diverse opzioni disponibili, in modo da fare la scelta giusta per la propria salute, evitando di occupare inutilmente il pronto soccorso per problemi che potrebbero essere risolti altrove.

Una gestione finanziariamente sostenibile e intelligente delle risorse sanitarie è fondamentale per mantenere un sistema sanitario universale, che continui a garantire cure adeguate a tutti i cittadini.

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Maria Maruccia

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