THERE IS NOT A PLAN B BECAUSE THERE IS NOT A PLANET B
Facciamo un breve salto indietro nel tempo, Il 4 novembre del 2016 entra in vigore l’accordo di Parigi, Il primo accordo vincolante a livello globale sul cambiamento climatico firmato da 196 stati in occasione della COP21. Questo accordo definisce un quadro generale per la gestione dei cambiamenti climatici e si articola su tre punti fondamentali:
- Una sollecitazione globale per contenere l’aumento della temperatura globale media a 1.5°;
- La necessità di adattarsi agli impatti negativi e a proseguire uno sviluppo a basso consumo di gas serra;
- L’importanza di rendere i flussi finanziari coerenti con un percorso che conduca a uno sviluppo a basse emissioni di gas serra.
In questo contesto la finanza sostenibile emerge come uno strumento per tradurre gli obiettivi dell’accordo di Parigi in azioni concrete.
SUSTAINABLE FINANCE AND GREEN FINANCE
La finanza sostenibile racchiude tutti i tipi di finanziamento che contribuiscono allo sviluppo sostenibile e si propone di creare valore nel lungo periodo, tenendo in considerazione non solo gli aspetti finanziari ma anche i fattori di tipo ambientale, sociale e di governance (fattori ESG) nel processo decisionale di investimento.
Ma in dettaglio cosa sono i fattori ESG?
- Il fattore ambientale valuta l’impatto delle decisioni aziendali sull’ambiente, prendendo in considerazione le emissioni, l’utilizzo di fonti naturali e le iniziative pro-sostenibilità messe in atto dall’azienda.
- Il fattore sociale si concentra sulle relazioni che ha l’azienda con gli stakeholder sia interni che esterni, valuta quindi questioni etiche e di responsabilità sociale come il rispetto dei diritti umani, la diversità e l’inclusione.
- Il fattore Governance riguarda i temi di gestione aziendale, monitora se i comportamenti e le scelte della direzione aziendale perseguono principi etici e di trasparenza.
I fattori ESG sono quindi fondamentali per valutare la performance ambientale di un’impresa, concentriamoci ora sulla finanza verde.
Finanza Verde
La finanza verde è un sottoinsieme della finanza sostenibile e si concentra su due aspetti principali: l’internalizzazione delle esternalità ambientali e la riduzione della percezione del rischio, vediamoli nel dettaglio.
Internalizzare le esternalità ambientali significa valutare e integrare i costi ambientali esterni, ad esempio i danni ambientali causati dalle emissioni di un’impresa, nella valutazione finanziaria. Questo può essere realizzato incorporando i costi ambientali nei prezzi dei beni e/o dei servizi, ad esempio attraverso la tassazione delle emissioni come la tassa sul carbonio. Dando incentivi fiscali alle aziende che adottano pratiche sostenibili oppure incentivando l’utilizzo e lo sviluppo di strumenti finanziari innovativi come i green bonds.
Mentre ridurre la percezione del rischio significa aumentare la fiducia degli investitori nei progetti sostenibili. Questo può essere ottenuto rendendo le informazioni sugli investimenti sostenibili più chiare e trasparenti e utilizzando standard di certificazione riconosciuti
In definitiva l’obiettivo della finanza verde è promuovere investimenti che non solo generano rendimenti finanziari, ma che contribuiscono anche a mitigare i rischi ambientali promuovendo la sostenibilità nel lungo termine.